Me lo chiedo spesso anche io. Mentre cerco di capirlo, tra una e l’altra delle cose in cui mi avventuro, nel 2018 ho scelto di costruire questo angolino, uno spazio colorato in cui raccogliere i pezzi sparsi di quello che accade fuori, nel mondo.
Con il passare del tempo ci sono stati cambiamenti ed evoluzioni, variazioni sul tema e piccole pause. Al momento, per dirla con una frase ad effetto, sento che questo blog non è un optional. Ho deciso quindi di investirci tempo e anche qualche soldo per continuare ad alimentarlo con contenuti di qualità e a renderlo sempre più mio.
Non è proprio come dirlo per una che l’unico codice che ha in mente è quello di avviamento postale della sua città, ma con un po’ di pazienza e una sfilza di tutorial sono riuscita a fare qualche miglioramento e spero di poter andare avanti su questa strada, rendendo sempre più vivo questo posto.
Non so dire se ci sia un’utilità reale e pratica, nel luogo virtuale che sto provando a realizzare, se non quella di avere un punto di riferimento dove far confluire liberamente i pensieri e allo stesso tempo poter creare uno spazio di condivisione per tutti. Per adesso, Passi Lunghi è questo e penso vada bene così.
Io sono Maddalena. Quando non leggo, di solito sto scrivendo. Ma faccio anche altre cose. Vivo e lavoro a Milano, la mia città da sempre, ne sono molto innamorata, nonostante l’assenza di fiumi e cipressi. Ho un compagno incredibile da poco diventato marito, una cagnona che condivido con la mia famiglia, e una casetta piccola così, che però non è mia, dove oltre alle finestrelle colorate ci sono quattro librerie, tre tavoli e un angolino verde dedicato alle piante.
Cammino molto, soprattutto al mattino presto. I passi sono un pezzo importante della mia vita, come si può facilmente intendere. Da qualche anno pratico yoga, una gioia inattesa arrivata all’improvviso, che proprio come le mie Calathee, sto imparando a coltivare, con pazienza e costanza. Sono innamorata dei colori, di quasi tutto il cibo commestibile esistente, che amo anche cucinare con ricette inventate dieci minuti prima della pausa pranzo e ho una piccola dipendenza da tè e tisane che riesco a controllare senza troppi problemi. Sto cercando un gomitolo per iniziare a knitterare, un corso di cartonnage perché vorrei farmi da sola i quaderni su cui scrivo e un prato fresco dove mettere radici. Per poi spiccare il volo.